Ed è così che dopo poco, per via delle continue lamentele e perplessità condivise dalla rete, che Microsoft decide di eliminare le restrizioni per la XBOX ONE, volontà espressa mediante un “Post” pubblicato su news.xbox.com il 19 giugno 2013.
Restrizioni che includevano un collegamento obbligatorio alla rete ogni 24 ore, senza il quale, giocare sarebbe stato negato (anche OFFLINE in “single player”), inoltre l’argomento “Prestito di giochi” sarebbe stato alquanto strano, poiché prestare un gioco ad un amico avrebbe funzionato una sola volta, per un solo amico, il quale sarebbe dovuto essere presente nella propria “Friend List” da più di 30 giorni.
Delle restrizioni che lasciano molto pensare, è vero che il controllo ed alcune restrizioni a volte sono necessarie, però qui si è rasentata l’idiozia ed il giocatore medio ha interpretato tutto ciò come un “Grande fratello” che impone un controllo costante e pressante sulle attività svolte in un momento di relax e piacere che dovrebbe essere giocare con la propria console. Così dopo molto poco, nemmeno due settimane, Microsoft ha dovuto fare un cambio di rotta, altrimenti avrebbe perso una buona fetta di acquirenti, i quali ancora ora hanno diverse perplessità e sono diretti verso il suo concorrente Sony con la PS4, che secondo le prenotazioni era quotata molto oltre la XBOX ONE.
Nel post intitolato: “Your Feedback matters“ (La tua reazione conta), Microsoft rassicura tutti dicendo che avendo ricevuto questa mole di utenti contrariati, ha deciso di annullare l’obbligo del collegamento ad internet ogni 24 ore, il quale sarà necessario una sola volta, per l’installazione della console e si potrà scambiare, vendere, regalare e prestare giochi così come si è fatto fino ad ora.
La XBOX ONE sembra, per adesso, rivelatasi un “FLOP ONE“, un errore che Microsoft non avrebbe dovuto fare. Si sono concentrati troppo su connessione ed aspetti vari per quanto riguarda copyright e pirateria, senza innovare e tutelare l’utente, ciò ha distrutto gravemente l’immagine di un buon prodotto che ormai va lentamente decadendo.
Articolo a cura di Saluxjiras.it