Twigis è il social network per bambini più popolare al mondo e si rivolge a un pubblico con un età compresa tra i 6 ed i 12 anni. Twigis è nato in Israele e ha ricevuto un investimento di ben 7 milioni di dollari ed è già attivo in Russia, Sud America, Turchia e da ora anche in Italia dove conta già 4 mila bambini iscritti alla versione beta in Italia.
Tweegee è il nome con cui il social network è conosciuto nel mondo, in Italia invece si chiama Twigis e il cavallo di battaglia per questo social network è senza dubbio la sicurezza e la privacy dei suoi visitatori.
Ecco come raggiungere Twigis: http://www.twigis.it/
Secondo le statistiche il 38% dei minori sotto i 13 anni ha un profilo su Facebook, piattaforma pensata per un pubblico maturo e quindi spesso non adatta a bambini e piccoli teenagers. Twigis invece propone un ambiente amichevole, dove le foto sono sostituite da avatar colorati, le e-mail da una speciale e-mail utilizzabile solo all’interno di Twigis per le comunicazioni e con software ed operatori in carne ed ossa che vigilano sui piccoli utenti iscritti.
Oltre agli strumenti per comunicare, Twigis offre anche giochi e attività adatti alla propria utenza ed i servizi ed i giochi offerti sono in costante aumento.
Twigis collabora con la polizia postale e come detto prima, la sicurezza e la privacy dei suoi iscritti è un fattore di importanza cruciale. I moderatori del social network controllano costantemente i post ed i messaggi inviati per evitare casi di bullismo o infrazioni al regolamento, sospendendo per un giorno, due settimane o un mese gli utenti che non rispettano il regolamento, arrivando anche ad un ban definitivo per i casi più gravi.
Twigis – Cambiamenti nelle interazioni sociali
Con l’espansione dei social network è inevitabilmente cambiato il modo di comunicare ed i più giovani si sa tendono ad imitare i più “grandi”, Twigis dunque potrebbe essere una buona soluzione per tutelare i più piccoli rendendoli allo stesso tempo partecipi di un cambiamento sociale inevitabile e in continua espansione.
E’ lecito tuttavia domandarsi se i social network siano davvero necessari ad un utenza così giovane che sicuramente ha meno problemi a socializzare e comunicare con i propri coetanei rispetto invece ad un utenza più matura e con più impegni. Twigis è un innovazione, ma così come i social network probabilmente non necessario ad un utenza così giovane. Voi cosa ne pensate?