Il futuro dei videogiochi pare prospero e ricco di promesse ma non tutti sanno quale sia effettivamente la complessa realtà industriale dei vari videogames che giochiamo.
I videogiochi non sono soltanto una forma di divertimento, ma anche una forma d’arte ed un business capace di mobilitare miliardi di dollari ogni anno. L’economia dei videogiochi è in continua crescita, incurante della crisi economica mondiale e vanta degli introiti superiori sia al cinema che al mondo della musica e questa crescita non accenna a diminuire, tanto che le previsioni di mercato assicurano una crescita certa almeno fino al 2015.
Il futuro dei videogiochi nasconde anche un lato oscuro spesso sconosciuto ai più e che inevitabilmente porta a riflessioni e domande sul futuro stesso dell’industria videoludica mondiale.
Il Futuro Dei Videogiochi – Una Realtà Aziendale Sempre Più Complessa
Nei primi anni dell’industria dei videogiochi bastava una persona o un team di 2-3 persone per realizzare un singolo titolo. Un chiaro esempio viene dato da videogiochi come Super Mario o PAC-Man che grazie ad un team piccolissimo hanno generato milioni di dollari in un lasso di tempo piuttosto breve.
Dai primi anni 90 però i team di sviluppo iniziarono ad espandersi sempre più accrescendo anche i propri guadagni, tanto che oggigiorno un titolo del calibro di Skyrim richiede un team di oltre 100 persone.
L’industria dei videogiochi nasconde molti imprevisti ed è un territorio pieno di insidie dove basta poco per far chiudere i battenti ai team di sviluppo. Negli anni 90 ad esempio la software house Black Cactus riscosse un grande successo con Warrior Kings e il sequel Warrior Kings Battles, ma l’innovazione ed il successo del titolo hanno subito l’influsso di un gioco difficile da padroneggiare a causa della scarsa documentazione, della mancanza di tutorial adeguati e per colpa dei numerosi bug.
Casi simili si verificano tutt’oggi, un chiaro esempio è dato da L.A. Noire sviluppato da Team Bondi, responsabile di numerosi ritardi nella pubblicazione e di una pessima amministrazione del progetto, tanto da dover chiudere poco dopo la pubblicazione di uno dei migliori giochi del 2011.
Il Futuro Dei Videogiochi – Tra Crescita E Crisi
Il futuro dei videogiochi sembra essere assicurato almeno fino al 2015 secondo le stime degli economisti che prevedono una crescita economica sempre maggiore, basti pensare che solo nel 2013 questo settore ha generato un reddito di 93 Miliardi di dollari, ben 15 miliardi in più rispetto al 2012.
Come spiegato da Brian Blau direttore di Gartner Research, nota multinazionale per la consultazione strategica dell’Information Technology, l’industria dei videogiochi è supportata da una crescita sempre maggiore del mobile gaming grazie alla diffusione di smartphone e tablet sempre più potenti. Gli economisti affermano che la crescita di questo settore proseguirà almeno fino al 2015 arrivando ad un guadagno di 101 miliardi nel 2014 e 111 nel 2015.
La crescita dell’economia dei videogiochi tuttavia non è esente da problemi e fallimenti, negli ultimi anni infatti abbiamo assistito alla chiusura di aziende storiche come Atari, THQ e LucasArts chiuse nel 2013. Per quanto riguarda invece i piccoli team di sviluppo o le divisioni di aziende come Sony o EA la situazione è anche peggiore. Ogni anno infatti decine di team di sviluppo e divisioni chiudono per problemi economici o per mancanza di profitto, lasciando così ogni anno sempre meno team di sviluppatori.
Il futuro dei videogiochi dunque non è esente da rischi e il game over è in vista anche quando viene lanciato un titolo di successo.
Chi invece riesce a stare al passo con i tempi spesso produce titoli acclamati come ad esempio Bethesda con la serie Elder Scroll o Rockstar Games con GTA 5.
Il Futuro Dei Videogiochi – Che Cosa Ci Aspetta?
Il futuro dei videogiochi è in costante evoluzione e racchiude ancora molti segreti ma attraverso lo studio dei consumi degli ultimi anni è possibile cercare di prevedere quali saranno i cambiamenti più importanti.
Secondo gli studi di NPD e SuperData, due note aziende che si occupano di ricerche di mercato a livello mondiale, l’evoluzione dell’economia dei videogiochi dal 2012 al 2013 può essere la chiave per comprendere il futuro andamento dell’industria videoludica .
Differenza di crescita tra 2013 e 2012:
- I videogiochi con copia fisica hanno generato introiti per 12.97 miliardi di dollari, il 2% in meno all’anno precedente.
- Per quanto riguarda i componenti hardware troviamo 4.26 miliardi di dollari di guadagno, il 5% in più rispetto all’anno precedente.
- Console domestiche e portatili hanno avuto un calo del 9% con 6.12 miliardi di dollari di introiti.
- Gli accessori invece hanno visto un incremento degli introiti del 3% per un totale di 2.6 miliardi di dollari.
Un altro dato molto importante è l’aumento dei giocatori che prediligono i giochi online, secondo gli studi di NPD, nel 2013 circa il 72% degli utenti americani giocavano a videogiochi online, il 5% in più rispetto al 2012.
Molti titoli di successo infatti hanno iniziato a integrare la modalità online anche in videogiochi che sono sempre stati esclusivamente single player come ad esempio la serie Grand Theft Auto che grazie alla ricchissima modalità online in GTA 5 ha riscosso ancora più successo.
Un altro esempio della crescente importanza della modalità online è dato dalla serie Elder Scroll che si prepara all’imminente lancio di The Elder Scrolls Online previsto per il 4 Aprile 2014 e che comprende oltre al costo del gioco, un abbonamento mensile di 12,99€ (non applicato per PS4, mentre per Xbox basterà il Live Gold).
Il Futuro Dei Videogiochi – Conclusioni
Il futuro dei videogiochi risulta essere piuttosto caotico e tutt’altro che privo di problemi. Anche se gli aumenti del settore sono in continua crescita, molte aziende chiudono i battenti e spesso a farne le spese sono le piccole / medie aziende di sviluppo. Questa situazione però non sembra essere un ostacolo per il futuro dei giochi Indie e la prova è data da titoli di successo del calibro di Minecraft.
Il futuro dei videogiochi sembra essere destinato ad un’economia in costante crescita dal punto di vista del mobile gaming che secondo gli studi di mercato potrebbero rapidamente assorbire gli introiti generati da PC e console domestiche, esattamente come sta accadendo con le console portatili. Per quanto riguarda invece il gameplay, anche i titoli single player storici optano per una formula online, tentando diverse varianti, dalla pubblicità agli abbonamenti mensili.
Se l’economia dei videogiochi dovesse continuare ad evolversi secondo le stime degli esperti potremo ritrovarci a giocare quasi esclusivamente titoli mobile con funzioni online prodotti perlopiù da grandi multinazionali. E voi che futuro riuscite a vedere?